FOTONICOntest#4 … the journey ends!

di Alessandro Ravagnin

Nella mia testa e nel mio cuore si insinua sempre una certa malinconia quando certi viaggi finiscono. Quello fatto in Cile è uno di questi.

Che poi, mica siamo stati veramente in Cile…

In più di tre mesi però ho proiettato gli sforzi, la mente e la mia immaginazione al di là dell’oceano atlantico, svegliandomi qualche volta di notte e fantasticando di essere sotto allo splendido cielo cileno a fianco degli altri 14 partecipanti di questa avventura, con la cupola del “metrone” davanti a noi e seduti per terra col naso all’insù.

Siamo sempre di corsa e sommersi da mille problemi ed impegni, affannati tra esigenze lavorative, familiari e chi più ne ha ne metta. Ricavarsi qualche istante per fermarmi e sognare ad occhi aperti, la trovo ancora una delle cose più belle che la vita ci possa riservare.

Il secondo e più importante target

Finalmente sveliamo il soggetto principale di questa edizione: la galassia starburst M83.

M83, starburst galaxy

Questa galassia è soprannominata La Girandola del Sud ed è visibile nella costellazione dell’Idra. E’ distante circa 15 milioni di anni luce ed è una delle galassie più vicine e luminose del cielo intero.

M83 riceve il suo nome dalla meravigliosa configurazione delle braccia a spirale visibili praticamente di fronte (anzi, dall’alto se ci immaginiamo la galassia come un vinile appoggiato su un tavolo). E’ ricca di regioni ad alto tasso di formazione stellare: le braccia esterne infatti sono piene zeppe di giovani stelle blu/azzurro molto luminose e molto giovani, mentre il bulge (parte centrale) è composto principalmente da stelle di vecchia generazione che appaiono di colore giallo o arancione/rosso.

“Con le giuste condizioni e comunemente all’interno delle braccia a spirale di una galassia, le nubi molecolari fredde composte per lo più da idrogeno gassoso possono collassare e formare nuove stelle. Nelle nubi più grandi, la combustione di una nuova stella può creare un effetto domino, iniziando il collasso del gas circostante in un numero ancora maggiore di stelle (per quello la galassia è definita “starburst”). All’interno del centro di una galassia, tuttavia, sono in gioco altri processi. Il buco nero supermassiccio al centro di M83 incanala vaste quantità di materia verso se stesso; allo stesso tempo, sputa erraticamente materia e grandi quantità di energia verso l’esterno, rendendo l’enorme quantità di formazione stellare intorno alla regione centrale di questa galassia estremamente disordinata” (fonte: Esa).

Una girandola di elaborazioni

Superata “la palestra dei Dragoni” (primo target del contest, usato da molti come “allenamento” in vista di M83), i vari partecipanti si sono cimentati nell’elaborazione dei file grezzi distribuiti nel gruppo. Questa volta son state fatte le seguenti pose col T1 (RC da 1 metro di diametro e 6.8 metri di focale!):

  • 17 pose da 300s bin 1 con filtro Luminanza
  • 6 pose da 600s bin1 con filtro R
  • 6 pose da 600s bin1 con filtro G
  • 10 pose da 600s bin1 con filtro B
  • 4 pose da 1200s bin1 in H-alpha
  • 2 pose da 1200s bin1 in Oiii

Il livello degli elaborati è stato altissimo, da parte di tutti i partecipanti, ai quali va il mio applauso (un altro applauso per avermi sopportato in questi mesi coi miei continui messaggi settimanali per l’organizzazione delle riprese e delle varie attività).

And the winner is….

Una formula!!!! 🙂

Ravagnin*0.25+Tiano*0.20+Privitera*0.10+Bertocco*0.10+DiFusco*0.05+Liberti*0.05+Spinazzè*0.05+Mazzucato*0.05+Vergani*0.05+Fermo*0.025+Michieletto*0.025+Stival*0.025+Trabuio*0.025

Ma come? Una formula?!?!

Eh sì, siccome son stati tutti bravissimi, a valle delle votazioni ho sommato tutte le foto con Pixinsight utilizzando PixelMath ed una bellissima formula, dove il contributo del singolo partecipante è stato pesato in base al punteggio raggiunto nel sondaggio. Così nell’immagine finale ci sono i contributi di tutti gli autori!!!Ma proprio tutti!!!!

M83 fotografata col T1 da ELSauce in Cile.

Siamo alla fine del viaggio!

Bene, siamo giunti alla fine. Sembra un po’ il finale de Il Signore degli Anelli “Il ritorno del Re” di Peter Jackson…una lunga avvenuta che chi l’ha vissuta in prima persona da protagonista vorrebbe non finisse più.

Ma tutto finisce e tutto deve avere una fine, perchè il bello di un viaggio, come qualcuno dice, non è tanto la meta, ma il percorso che si fa per raggiungerla.

E questo è stato proprio un bel viaggio….

Scene post credits

Come nei film MARVEL (che ormai han stancato), mai alzarsi dalla sedia prima della fine! Lascio questa quarta edizione del FOTONICOntest con questo dettaglio delle due galassie interagenti posti sullo sfondo di M83, raffrontando la foto che abbiamo fatto noi col T1 Cileno con, forse, la migliore foto di M83 che si possa trovare in rete, ossia una composizione fatta da Robert Gendler utilizzando le foto di sua maestà Hubble ed il telescopio Subaru (8.2metri di apertura e 15metri di focale, immagine sotto). Devo dire che abbiamo fatto un ottimo lavoro!!!!

Ah, seconda scena post credits 🙂 per la gioia di un paio di partecipanti…. ecco due elaborazioni “particolari” della galassia. Versione starless e versione starless HOO (sì, su una galassia composizione HOO!!! Per evidenziare le nubi molecolari)

Nubi molecolari di M83 in composizione HOO
M83 in versione starless

Ultima scena post credits: un plauso al vincitore della votazione finale, escludendo il sottoscritto che per questioni di decenza non si autoproclama vincitore dell’evento che ha organizzato. Primo posto virtuale per Francesco Tiano! Grazie Fra per la partecipazione, sempre allegra e propositiva! Secondo posto a parimerito per Christian Privitera e Andrea Bertocco! Un bellissimo risultato per i miei due amici T-Rex!!!!

Ecco qui le 3 foto con la composizione finale ottenuta mettendo assieme le loro foto con la mia! Questa è la foto conclusiva e definitiva (e meglio riuscita) del FOTONICOntest!

Sì, lo so, son più lunghe le scene post credit dell’articolo….ma questa volta mi è uscito così!

Alla prossima! 😉

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