di Alessandro Ravagnin (and ShaRA team)
Abbiamo concluso il terzo progetto di Astrofotografia Remota Condivisa col team ShaRA! La Galassia “Occhio di Horus”.

Prima di svelare il soggetto, una breve intro con un ringraziamento/saluto particolare: il team si sta consolidando, come pure le relazioni tra alcuni partecipanti del gruppo. Colgo l’occasione per ringraziare specialmente Emanuele Stival, persona davvero squisita conosciuta grazie ai lavori di gruppo iniziati col FOTONIContest#4 e quindi ShaRA. Qualche settimana fa, andando a fare del Bird Watching (la sua principale passione, date un’occhiata qui), fecce tappa in quel di Fellette per conoscermi di persona, portando con se un graditissimo pacco di birre! Eccoci qui assieme, in visita al mio osservatorio ADAM (le birre non le abbiamo bevute perchè erano le 10 di mattina!).

Sveliamo finalmente il terzo soggetto scelto dal gruppo: la galassia NGC1097!
NGC1097 è un splendida galassia a spirale barrata, distante circa 45 milioni di anni luce e posizionata nella costellazione australe della Fornace. E’ catalogata come galassia di Seyfert ed al suo centro ospita un buco nero supermassiccio che sta divorando qualche miliardata di tonnellate di materia ogni secondo.
L’oggetto è veramente interessante da fotografare perchè presenta molte nubi molecolari di idrogeno (zone di formazione stellare), alcune delle quali posizionate in forma circolare proprio attorno al centro galattico e spiraleggianti attorno al buco nero (vedi “Scene post credit qua sotto”). La forma a spirale è deforme a causa dell’interazione gravitazione con alcue galassie limitrofe: NGC1097A (annegata “prospetticamente” in uno dei due bracci) e NGC1097B (più lontana dal centro). Ci sono inoltre dei “getti” (tre i primari visibili) che sembrano fuoriuscire dal nucleo galattico: negli ultimi anni si è scoperto che sono code mareali formate da stelle di alcune galassie nane smembrate dalla forza attrattiva della galassia principale.
La conformazione dell’oggetto ha così dato il nome all’articolo, essendo molto simile al famoso occhio di Horus, direttamente dalla mitologia Egizia (per l’ispirazione ringraziamo molto Lisa, la moglie di Giampaolo Michieletto). In genere le galassie non hanno un nome proprio, se non quella dello scopritore (tipo la Galassia di Bode, M81), ma in questo caso potremmo soprannominare NGC1097 proprio col nome di “La Galassia di Horus”.
Inizialmente ShaRA#3 prevedeva una serie di riprese LRGB col T2 da mezzo metro del servizio Chilescope, con lo scopo di andare più in profondità possibile con la raccolta del segnale evidenziando al meglio i “tidal starstream” (le code mareali di stelle nominate precedentemente); dopo le prime 2 serate andate a vuoto per problemi tecnici alla montatura (al secondo sub si fermava la guida), abbiamo dirottato tutto il budget raccolto (raggiunto il record di soldi raccolti visto l’alto numero di partecipanti) su due sessioni LRGB sviluppate su due pannelli col T1 da 1 metro (il campo inquadrato dal “metrone” non permetteva di avere i getti in una unica inquadratura) da montare a mosaico (per la gioia di molti partecipanti!?!). Abbiamo perso profondità, ma ne abbiamo guadagnato in dettaglio (nonchè di complessità di processing).
Ecco di seguito il WorkingPaper seguito dal gruppo per lo svolgimento del progetto.
Qui di seguito i partecipanti di ShaRA#3 listati in ordine alfabetico (cognome), con un paio di new entry:
Andrea Bertocco
Marcella Botti
Vikas Chander
Massimo Di Fusco
Vincenzo Fermo
Vincenzo Fiore (new entry)
Antonio Grizzuti
Rolando Ligustri
Antonio Loro (new entry)
Gianpaolo Michieletto
Gianluigi Pazienza
Alessandro Ravagnin (T-Rex)
Cristiano Trabuio
Egidio Vergani
Ed ecco quindi le foto dei partecipanti (di alcuni, non tutti han “partorito” una propria elaborazione).












Ed ecco qua la foto finale ottenuta componendo i vari contributi, come a noi piace fare, ossia votando anonimamente tutti gli elaborati ed utilizzando una formula PixInsight che fonde TUTTE le immagini del gruppo (coi proprio pregi e difetti) con dei pesi dipendenti dalle votazioni:
ShaRA#3 = Chander * 0,16 + Botti * 0,04 + Loro * 0,02 + Bertocco * 0,05 + Vergani * 0,09 + Grizzuti * 0,14 + DiFusco * 0,21 + Trabuio * 0,02 + Michieletto * 0,02 + Ligustri * 0,08 + Ravagnin * 0,17 + Fermo * 0,02

ShaRA non è un progetto competitivo e non esiste un vincitore (nè ci son premi per il più bravo): le capacità ed i mezzi (strumenti software) usati da vari partecipanti sono i più disparati, quindi confrontare e mettere in gara una immagine elaborata con PixInsight (comprensivo di tutti i tool —-XTreminator) con una immagine elaborata con Gimp o con “Paint” senza accedere a strumenti specifici non ha senso. Dai pesi della formula si evincono le migliori elaborazioni, ma l’immagine finale ottenuta col contributo di tutti è lo spirito fondante di ShaRA: ossia lavoro di gruppo. A tal riguardo un ringraziamento sentito a Max Di Fusco per aver reso disponibile a tutti quanti i raw post calibrazione e già montati a mosaico (e puliti dai gradienti) pronti per l’elaborazione. Il target scelto, le modalità di ripresa ed il risultato delle sessioni ha dato filo da torcere a tutti quanti, anche i più esperti del gruppo. Chi si è trovato in difficoltà ed ha partorito una immagine “meno bella” degli altri, non si senta in difetto, anzi, sia orgoglioso e contento di quanto realizzato. Nessuno nasce imparato….
Alla prossima…
Dettagli tecnici immagine:
Telescopio: 1m RC f/6.8
Sensore: CCD FLI16803 Pro Line
Total subs:
Panel A: 18x600s L bin 1 + 3x5x300s RGB bin2 + 4x600s H-alpha bin2
Panel B: 15x600s L bin 1 + 3x5x300s RGB bin2 + 3x600s H-alpha bin2
Scene post credits
Durante lo studio del soggetto ho contattato Mr. Martinez, dell’Istituto di Astrofisica dell’Andalusia (Spagna) per approfondire una “strana” questione che riguardava una foto della galassia pubblicata sul sito della NASA (e nominata APOD recentemente). Martinez ha fatto ricerche e pubblicazioni sugli stream stellari collegati a galassie interagenti (link nel working paper); uno dei vari studi pubblicati riguarda proprio La Galassia di Horus. In questo studio ha analizzato e scoperto/confermato che gli stream che partono radialmente dal centro di NGC1097 sono generati da delle galassie nane che per interazione si stanno smembrando.

Nella foto della Nasa uno stream sembra arrivare fino al centro della galassia di Horus, mentre nella nostra foto ed in quella dello studio di Martinez no: lo stream sembra concludersi molto prima virando ad ovest con una specie di coda a ventaglio. Sarà che la NASA ha pubblicato una foto “non molto realistica”? Mah, chi lo sa….
Di sicuro a me sembra che questa “zampa di cane” (così definita in letteratura la conformazione del tidal stream) sia il resto di una galassia a spirale smembrata dai vari passaggi attorno al corpo di massa principale del duo (NGC1097 appunto). Nella ricerca si son stimati 3 passaggi completi già effettuati.

Qui infine un confronto tra il nucleo ottenuto dalle nostre riprese (elaborazione del sottoscritto) col nucleo fotografato poco tempo fa con lo strumento MUSE del VLT in Cile (scusate se è poco!!!).
La, in centro, c’è il mostro…..e tutto attorno il mulinello di polveri. gas e stelle in formazione! Che SPETTACOLO!!!!


ShaRA Project: third light
What is ShaRA? It’s a new open project called Shared Remote Astrophotography, acronym “ShaRA”, and is based on crowd or group funding for buying imaging time on large telescopes around the world. The project was born 5 months ago and this is the third target faced by the group.
And we finally reveal the third subject chosen by the group: the NGC1097 galaxy!
NGC1097 is a splendid barred spiral galaxy, about 45 million light years away and located in the southern constellation of Fornax. It is cataloged as a Seyfert galaxy and at its center hosts a supermassive black hole that is devouring a few billion tons of matter every second.
The object is really interesting to photograph because it has many molecular hydrogen clouds (star formation zones), some of which are positioned in a circular shape right around the galactic center and spiraling around the black hole. The spiral shape is deformed due to the gravitational interaction with some neighboring galaxies: NGC1097A (embedded “perspectively” in one of the two arms) and NGC1097B (farther from the center). There are also some “jets” (three visible primary ones) that seem to come out of the galactic nucleus: in recent years it has been discovered that they are tidal tails formed by stars of some dwarf galaxies dismembered by the attractive force of the main galaxy.
The conformation of the object has thus given the name to the article, being very similar to the famous eye of Horus, directly from Egyptian mythology (for the inspiration we thank the wife of Giampaolo Michieletto). In general, galaxies do not have a proper name, except that of the discoverer (such as Bode’s Galaxy, M81), but in this case we could assign to NGC1097 this beautiful nickname: “The Horus’ Galaxy”.
Wroking Group
12 astrophotographers put their resources together to make this possible accessing to the Deep View Project from Chilescope service, namely:
Andrea Bertocco
Marcella Botti
Vikas Chander
Massimo Di Fusco
Vincenzo Fiore
Antonio Grizzuti
Rolando Ligustri
Antonio Loro
Gianpaolo Michieletto
Gianluigi Pazienza
Alessandro Ravagnin (T-Rex)
Cristiano Trabuio
Egidio Vergani
Every participants received a total amount of subframes depending on its economic contribution and processed the images by his-self.
These are the processed images:












And this is the composite image obtained after the voting phase.
ShaRA#3 = Chander * 0,16 + Botti * 0,04 + Loro * 0,02 + Bertocco * 0,05 + Vergani * 0,09 + Grizzuti * 0,14 + DiFusco * 0,21 + Trabuio * 0,02 + Michieletto * 0,02 + Ligustri * 0,08 + Ravagnin * 0,17 + Fermo * 0,02

ShaRA is not a competitive project and there is no winner (nor are there any prizes for the best): the skills and the software tools used by the various participants are the most disparate, therefore compare an image elaborated with PixInsight (including all tools ….XTreminator) with an image processed with Gimp or with “Paint” without accessing to specific tools does not make sense. The weights of the formula show the best elaborations, but the final image obtained with everyone’s contribution is the founding spirit of ShaRA: that is, teamwork. Many thanks to Max Di Fusco for making available to everyone the post-calibrated raw files ready for processing.
Well done to evereybody!!!!
Technical details of the image:
Telescope: 1m RC f/6.8
Sensor: CCD FLI16803
Total subs:
Panel A: 18x600s L bin 1 + 3x5x300s RGB bin2 + 4x600s H-alpha bin2
Panel B: 15x600s L bin 1 + 3x5x300s RGB bin2 + 3x600s H-alpha bin2
Post-credits scenes
As usual, some “scientific” contents related to our target.
During the study of the subject I contacted Mr. Martinez, from the Astrophysics Institute of Andalusia (Spain), to investigate a “strange” question concerning a photo of the galaxy published on the NASA website (and recently named APOD). Martinez has done research and publications on stellar streams connected to interacting galaxies (link in the working paper); one of the various studies published concerns precisely ShaRA#3 target. In this study he analyzed and confirmed that the streams that start radially from the center of NGC1097 are generated by dwarf galaxies that are dismembering due to gravitational interaction.

In the NASA photo, a stream seems to reach the center of the Horus galaxy, while in our photo and in that of Martinez’s study it doesn’t: the stream seems to end much earlier, veering west with a sort of fan tail. Could it be that NASA has published a “not very realistic” photo? Hm, who knows….
Certainly it seems to me that this “dog’s leg” (so defined in the literature the conformation of the tidal stream) is the rest of a spiral galaxy dismembered by the various passages around the main mass body of the duo (NGC1097 in fact). In the research it has been estimated that the progenitor galaxy should experienced three pericentric passages, losing more than two orders of magnitude in mass.

Finally, here is a comparison between the nucleus obtained from our shots (processing by me) with the nucleus photographed recently with the MUSE instrument of the VLT in Chile.
Here, in the center, there is the monster….. and all around the dust whirlwind gas and stars in formation! What a show!!!!


Risorse esterne/External links
Come al solito un po’ di “info di qualità” dai professionisti….
As usual, some researches form Professional sector….