Una vita fotonica!

di Alessandro Ravagnin

Parte questo articolo con un presupposto: SE NON CI FOSSE LUI NON SAREMMO TUTTI QUA!!!
Ma di chi sto parlando? Del Padre Eterno? (e qui prenderei dentro tutti gli Dei e Divinità di tutte le religioni per non offendere nessuno).

Atei, agnostici e non credenti vari, probabilmente pensano che siamo tutti qui per pura casualità, o per qualche altra coincidenza cosmica non attribuibile a divinità, dei o entità soprannaturali capaci di plasmarci a loro immagine e somiglianza.
Nerd complottisti o visionari penseranno che siamo stati “forgiati” da entità aliene arrivate sulla terra milioni di anni fa…ma la questione non cambia perchè tali alieni dovranno pur essere stati a loro volta creati da qualcuno o per qualche motivo o per pura casualità.

Morpheus sosterrà che siamo stati prodotti e tenuti in vita dalle macchine solo ed esclusivamente per alimentare il loro fabbisogno energetico e che dobbiamo svegliarci tutti e ribellarci per tornare a rivedere il mondo (grigio come la peste, meglio restare in Matrix)…


Non voglio proporvi nè la pillola rossa nè la pillola azzura, non voglio neanche scomodare il principio antropico, che prevede nella sua forma forte che l’universo (e di conseguenza i parametri fondamentali che lo caratterizzano) dev’essere tale da permettere la creazione di osservatori all’interno di esso a un dato stadio (della sua esistenza). L’avrò letto mille vole ma continua a sfuggirmi il concetto profondo che sta dietro all’enunciato.
Una cosa è certa, se ora lui morisse (il soggetto dell’articolo), o si prendesse un forte raffreddore, verremmo spazzati via con una semplicità e velocità che neanche immaginiamo.
Ho avuto la sfortuna di perdere degli amici e dei conoscenti in questo periodo, per non parlare della più grande perdita che nelle mia vita abbia dovuto finora affrontare: il mio papi.
Tralasciando l’aspetto emotivo, che ci lega affettivamente con le persone a noi più vicine e care e che non ci fa accettare lo stadio ultimo della nostra esistenza, cerchiamo di essere quanto più freddi e razionali possibile: siamo tutti destinati all’inevitabile (cit.: Agent Smith) ed ineluttabile (cit.: Thanos) fine che ci aspetta, la morte.

Per voi cosa è la morte? La cessazione del funzionamento della macchina uomo, vista come conglomerato di atomi organizzati a macro livello per espletare funzioni biologiche base (respirare) o funzioni più evolute ed “alte” quali il pensare e provare emozioni, quali la rabbia, la paura, la gioia, il disgusto e la tristezza?

O è il passaggio del nostro spirito dalla vita terrena alla vita eterna, in paradiso o all’inferno, in compagnia dei nostri cari, magari seduti su una bella nuvoletta soffice e bianca intenti a guardare e proteggere i nostri figli dall’alto?
Non lo so e non lo voglio neanche sapere….ognuno è custode del proprio credo e del proprio pensiero; voglio solo stimolare il lettore a porsi delle domande! Perchè il tempo corre veloce…ed ogni tanto è giusto fermarsi un secondo ed elevare un po’ il pensiero dai “problemi quotidiani”, cercando di carpire il vero valore della nostra esistenza terrena: la sua limitatezza.

Se fossimo eterni? Quale valore avrebbe la nostra vita? Che valore avrebbe ogni singolo gesto quotidiano, quando potremmo rifarlo una infinità di volte?

Qualcuno a tal riguardo diceva, in procinto di morte “…è tempo di morire”. Chissà quando a noi capiterà. Chissà se esiste un disegno divino per ogniuno di noi. Chissà se la casualità farà flutturare a livello quantistico qualche particella del nostro DNA innescando una reazione a catena irreversibile…

Mio padre disse il giorno che si ammalò “ogni giorno ti svegli e peschi delle biglie da un bel sacchettone, quasi sempre prendi quelle giuste, io purtropppo ho pescato quella sbagliata, quella nera”.

Ci ritrasformeremo, prima o poi, tutti quanti nuovamente in atomi elementari, in quella polvere di stelle che ha contribuito e che continua incessantemente a plasmare nuovi sistemi solari, nuovi pianeti, nuove forme di vita più o meno evolute, in una danza dell’universo che, a detta di molti cosmologi, prima o poi finirà nel buio più totale! E dopo? Ha senso parlare di un dopo? Rovelli sostiene che “Tutto esiste solo in dipendenza da qualcosa d’altro, in relazione a qualcosa d’altro”. Quando cesseranno le relazioni, cesserà l’esistenza. Coltiviamo le relazioni, col mondo, con la natura, tra di noi, perchè sono il succo dell’esistenza.

La terra, senza di lui, non esisterebbe! Noi senza di lui, non esisteremmo. La vita, senza di lui non esisterebbe.

Io, senza di lui, non sarei mai esistito! Ciao PAPI! E grazie….per avermi donato questa vita…..FOTONICA!!!

2 pensieri riguardo “Una vita fotonica!

  1. Illuminante radicato per terra quanto basta per saper guardare bene con gli occhi il cielo fuori e le emozioni dentro……complimenti davvero per le foto e per i pensieri….

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